FRUTTA SECCA D'AUTUNNO: QUALE SCEGLIERE PER STARE BENE

  • Oct 03, 2023
  • By quasani ufficio
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L'Autunno inizia a ruggire e le campagne iniziano a colorarsi dei suoi caldi colori: l'arancione, il marrone, il terracotta.

Fine settembre e inizio ottobre sono anche il periodo della migliore frutta secca d'Autunno.

Non a caso proprio questo mese è ricco di sagre e feste di paese che celebrano la frutta secca d'Autunno nelle sue bellissime sfaccettature.

In questo articolo conosceremo tre protagoniste del periodo: la mandorla, la castagna e le noci.

Voi quale preferite?

La Mandorla: figlia dell'Estate, gioia d'Autunno

Fra la frutta secca d'Autunno, una delle più complete dal punto di visa nutrizionale è senza dubbio la mandorla.

La mandorla è il seme commestibile del mandorlo.

Le mandorle sono un ingrediente molto utilizzato in diverse cucine tradizionali nell'area del Mediterraneo, in particolare nella cucina siciliana, sia nel dolce che nel salato. Si raccolgono a mano e con delle verghe (bastoni flessibili lunghi dai 3 ai 5 m) nel periodo agosto-settembre e sono usate sia in cucina (pesto alla trapanese) che in pasticceria (confetti, biscotti, pasticcini, marzapane).

Una tra le bevande più diffuse preparate con le mandorle è il latte di mandorla, una bibita molto energetica (la mandorla contiene una significativa percentuale di proteine, preziose vitamine del gruppo B1 e B2, magnesio, ferro e calcio) utilizzata soprattutto nelle calde estati dei Paesi mediterranei. 

Sul nostro e-commerce trovate il nuovo raccolto 2023 di sola Mandorla di Toritto (BA), una delle varietà più pregiate.

Frutta secca d'Autunno: la castagna, la regina delle sagre

Da sempre associata alla povertà, la castagna negli ultimi anni è diventata uno degli ingredienti più ricercati da chef e amatori.

Con la castagna si può fare tutto: non a caso la castagna ha rappresentato per lungo tempo una delle fonti principali per l'alimentazione e non a caso è stata soprannominata “il cereale che cresce sull'albero”, perché molto simile al riso ed al frumento dal punto di vista nutrizionale. 

E appena l'Autunno arriva con i suoi primi freddi, il pensiero corre a scoppiettanti caldarroste da gustare con il vino novello del periodo.

Tra le varietà più pregiate c'è la varola di Melfi, in provincia di Potenza, alla quale è dedicata una delle più grandi sagre del Sud Italia.

La varola, una varietà di castagna dalle dimensioni considerevoli, si dice sia stata portata a Melfi dalla Turchia dall'imperatore Federico II.

Insomma, uno dei tanti casi in cui la conoscenza della frutta secca d'autunno si sposa con la conoscenza della storia di un territorio.

3-4 Noci al giorno levano il medico di torno

Buone, sane e belle da vedere: le noci sembrano piacere proprio a tutti.

Versatilissime in cucina, fra la frutta d'autunno sono sicuramente le più ricercate.

Molti studi ormai hanno dimostrato come le noci svolgano un’importante funzione protettiva, riducendo il rischio cardiovascolare e sembra anche quello tumorale, aumentando le difese immunitarie, migliorando le funzioni cognitive e regolando la glicemia.

Sono ricche di ferro, calcio, magnesio, potassio, fluoro, rame, zinco e fosforo. 

Le noci fresche o secche possono essere consumate direttamente come frutta secca, rompendone il guscio.

I gherigli possono essere utilizzati in cucina per insaporire insalate, dolci ma anche per preparare delle confetture.

Le noci entrano inoltre nella composizione di numerosi alimenti trasformati: pane alle noci, formaggio alle noci, miele alle noci, confetture, liquori, aperitivi, ecc.

Si fa anche il "vino di noci", così come il mallo di noce entra nella preparazione dei numerosi tipi di Nocino, bevuti in genere come digestivi.

Curiosità: Nell'Antica Roma le noci cospargevano il pavimento della camera da letto dello sposo in segno di matrimonio imminente.